Il DFA/ASP ha realizzato una biblioteca digitale online dove studenti e insegnanti possono consultare libri, articoli, dispense e materiali multimediali. L’iniziativa nasce per incentivare la lettura e offrire un accesso rapido alle risorse didattiche.
Dopo alcuni mesi, però, emergono criticità:
- I file audio caricati (registrazioni di letture e podcast) non hanno trascrizioni testuali.
- Le infografiche e i grafici disponibili nei materiali non hanno descrizioni alternative.
- Il motore di ricerca interno funziona solo con il mouse: non si può accedere tramite tastiera.
- Alcuni libri in formato ePub non sono strutturati correttamente: i capitoli non hanno segnalibri e i lettori vocali non riescono a gestire bene la navigazione.
Ecco alcune domande per riflettere sul caso:
- Quali barriere di accessibilità emergono in questa biblioteca digitale?
- Quali gruppi di studenti o docenti possono essere penalizzati da queste barriere?
- In che modo l’assenza di trascrizioni audio influisce sull’uso dei materiali?
- Perché la mancanza di descrizioni nelle infografiche è un problema per alcuni utenti?
- Quali soluzioni pratiche possono essere adottate per migliorare la navigazione e l’uso dei contenuti digitali?
Soluzione
1. Quali barriere di accessibilità emergono in questa biblioteca digitale?
Nella biblioteca digitale emergono diverse barriere che ostacolano l’uso dei materiali da parte di tutti gli utenti. I file audio e i podcast, ad esempio, sono privi di trascrizioni testuali e risultano quindi inutilizzabili da chi ha problemi di udito. Le infografiche e i grafici non sono accompagnati da descrizioni alternative, rendendoli incomprensibili per chi non può visualizzarli correttamente. Anche la navigazione risulta limitata perché il motore di ricerca interno funziona solo tramite mouse, escludendo chi utilizza la tastiera o tecnologie assistive. Infine, i libri digitali in formato ePub non sono strutturati in modo corretto: mancano segnalibri e suddivisioni logiche dei capitoli, cosa che rende difficile l’orientamento e l’uso da parte di lettori vocali.
2. Quali gruppi di studenti o docenti possono essere penalizzati da queste barriere?
- Studenti con disabilità uditive: non possono fruire dei contenuti audio senza trascrizioni.
- Studenti con disabilità visive: non hanno accesso ai grafici/infografiche privi di descrizioni.
- Persone con disabilità motorie: se non possono usare il mouse, restano escluse dalla ricerca e navigazione.
- Studenti con DSA: senza una struttura chiara nei testi digitali, la lettura e l’organizzazione dei contenuti diventa difficile.
3. In che modo l’assenza di trascrizioni audio influisce sull’uso dei materiali?
L’assenza di trascrizioni rende i contenuti inaccessibili per persone sorde o ipoudenti, potrebbe inoltre impedire l’uso di strumenti di traduzione automatica per studenti stranieri.
Per chi preferisce la lettura veloce del contenuto piuttosto dell’ascolto è ostacolato e la possibilità di ricerca testuale dei contenuti audio è limitata.
4. Perché la mancanza di descrizioni nelle infografiche è un problema per alcuni utenti?
La mancanza di descrizioni nelle infografiche rappresenta un problema perché gli utenti che utilizzano screen reader non ricevono alcuna informazione dall’immagine e quindi non riescono a comprenderne il contenuto. In particolare, chi ha difficoltà visive si trova escluso dalla possibilità di interpretare grafici, mappe o schemi che spesso veicolano dati e concetti fondamentali per l’apprendimento.
Senza un’alternativa testuale adeguata, queste informazioni rimangono inaccessibili, compromettendo la possibilità di uno studio equo e penalizzando chi necessita di strumenti compensativi per avere pari opportunità di partecipazione e comprensione.
5. Quali soluzioni pratiche possono essere adottate per migliorare la navigazione e l’uso dei contenuti digitali?
Un portale che non può essere navigato da tastiera o che presenta pulsanti privi di etichette chiare crea ostacoli insormontabili per chi utilizza tecnologie assistive. Le persone con disabilità motorie che non possono usare il mouse, ad esempio, non riescono a muoversi tra le pagine o ad accedere alle funzioni principali. Allo stesso modo, i pulsanti senza etichette comprensibili vengono letti dai software come “pulsante” generico, senza indicazioni sul loro scopo, generando confusione. Questo comporta un’esperienza frustrante e spesso impedisce all’utente di completare azioni fondamentali come iscriversi a un servizio, scaricare materiali o inviare comunicazioni, compromettendo di fatto la sua possibilità di partecipazione.