La SUPSI ha recentemente deciso di digitalizzare gran parte delle comunicazioni e dei materiali didattici, introducendo un portale online accessibile a studenti, genitori e insegnanti. L’obiettivo dichiarato era quello di semplificare la condivisione delle informazioni, ridurre l’uso della carta e promuovere la partecipazione della comunità scolastica.
Tuttavia, dopo i primi mesi di utilizzo, diversi studenti e famiglie hanno iniziato a segnalare difficoltà significative nell’uso del portale e dei contenuti caricati:
- I PDF caricati sono spesso solo immagini scannerizzate.
- Le presentazioni PowerPoint hanno testi troppo piccoli e colori con scarso contrasto.
- I video non hanno sottotitoli né trascrizioni.
- Sul sito sono presenti sole immagini e documenti, senza nessun aiuto supplementare per l’utente.
- Il portale non è navigabile da tastiera e ha pulsanti non etichettati.
Questo crea forti barriere per studenti con disabilità visive, genitori con deficit uditivi e famiglie straniere che vorrebbero usare traduttori automatici.
Rifletti su queste domande prima di confrontarti con le soluzioni proposte:
- Cosa possiamo fare per rendere i pdf di sole immagini scannerizzate accessibili?
- Come posso trasformare un PowerPoint con testo piccolo e poco contrasto per renderlo accessibile?
- Come posso rendere più accessibili i video proposti? Perché un accorgimento è essenziale?
- Quali conseguenze comporta l’assenza di descrizioni alternative nelle immagini?
- Che difficoltà incontrano gli utenti quando un portale non è navigabile da tastiera o i pulsanti non hanno etichette?
Soluzioni proposte
- Cosa possiamo fare per rendere i pdf di sole immagini scannerizzate accessibili?
Un PDF costituito solo da immagini non è leggibile dai software di sintesi vocale né traducibile da strumenti automatici.
Per renderlo accessibile bisogna:
- Utilizzare un software OCR (Optical Character Recognition) per convertire l’immagine in testo selezionabile.
- Strutturare il documento con titoli, paragrafi e segnalibri.
- Inserire testi alternativi per le immagini.
- Verificare l’accessibilità tramite gli strumenti integrati in Acrobat o in altri editor di PDF.
2. Come posso trasformare un PowerPoint con testo piccolo e poco contrasto per renderlo accessibile?
- Usare caratteri grandi (almeno 24 pt per i titoli, 18 pt per il corpo).
- Scegliere font sans-serif (es. Arial, Verdana, Calibri) chiari e leggibili.
- Garantire un contrasto sufficiente tra testo e sfondo (es. testo nero su sfondo bianco o colori complementari con contrasto minimo 4.5:1 secondo WCAG).
- Evitare di basare le informazioni solo sul colore.
- Aggiungere testi alternativi alle immagini e descrivere brevemente i grafici.
- Ridurre animazioni e transizioni eccessive che possono distrarre o creare difficoltà cognitive.
3. Come posso rendere più accessibili i video proposti? Perché un accorgimento è essenziale?
Per rendere un video accessibile bisogna:
- Aggiungere sottotitoli sincronizzati per chi ha deficit uditivi o non conosce bene la lingua parlata.
- Fornire una trascrizione testuale completa del contenuto.
- Integrare, quando necessario, un’audiodescrizione che spieghi le parti visive non comprensibili dall’audio.
Questi accorgimenti sono essenziali perché il video, senza supporti, esclude automaticamente una parte significativa del pubblico: persone sorde, ipoudenti, con disturbi linguistici o che necessitano della traduzione automatica del testo.
4. Quali conseguenze comporta l’assenza di descrizioni alternative nelle immagini?
Se un’immagine non ha un testo alternativo (alt text):
- Chi usa screen reader “non vede” il contenuto e riceve solo l’informazione che c’è un’immagine, senza sapere cosa rappresenti.
- Si perdono informazioni chiave che possono essere fondamentali per la comprensione (ad esempio, un grafico, una mappa o un’infografica).
- L’utente resta escluso da parte del messaggio o del contenuto didattico, con conseguenze sulla partecipazione e sull’apprendimento.
5. Che difficoltà incontrano gli utenti quando un portale non è navigabile da tastiera o i pulsanti non hanno etichette?
- Gli utenti che non possono usare il mouse (es. persone con disabilità motorie o ciechi) non riescono a navigare nel sito.
- I pulsanti senza etichette vengono letti dallo screen reader come “pulsante” generico, senza indicazioni sulla funzione (“Invia”, “Cerca”, “Accedi”), creando confusione.
- La navigazione diventa lenta, frustrante o addirittura impossibile.
- In termini concreti, l’utente non può svolgere azioni fondamentali come iscriversi, scaricare materiali o inviare comunicazioni.