Domanda di riflessione
Come potresti immaginare un percorso di produzione di un podcast in una tua classe?
Su quali obiettivi didattici punteresti?
Abbozza la tua soluzione o fatti ispirare dai due percorsi sottostanti e da altre domande di riflessione, prima di passare a possibili soluzioni.
Informazioni ulteriori e ulteriori riflessioni
La creazione di un prodotto sonoro è un processo complesso e ricco, con valenza interdisciplinare. Come capitalizzare tutti questi elementi per fissare gli apprendimenti?
Diffusione
Rifletti, i file audio hanno il pregio di poter essere diffusi in tanti modi:
- Facendoli ascoltare al pubblico in una sala (con un adeguato impianto audio).
- Tramite una cartella condivisa in rete anche con le famiglie.
- Pubblicandoli sul web (se non ci sono questioni legate al diritto d’autore) e/o rendendoli anche pubblici
con un QR code su un poster appeso su qualche parete.
Tutte queste modalità di diffusione possono diventare occasioni di riflessione e di cambio di prospettiva sul proprio lavoro.
La riflessione può emergere dal confronto con il lavoro dei compagni. A ogni partecipante viene assegnato il prodotto di un gruppo di compagni, e gli viene chiesto di raccontarne, in forma scritta, la genesi: da dove è nata l’idea? Come è stata messa in scena? Quali competenze dell’autore hanno reso possibile la creazione di quest’opera?
Riflessioni personali e incrociate
Ulteriori attività possono essere introdotte per dare spazio alla riflessione dopo la conclusione del progetto, in qualche modo “a freddo” e “a bocce ferme”. Di seguito indichiamo due modalità di riflessione che possono ben adattarsi al percorso didattico precedentemente proposto.
Che impatto ha sul pubblico? Questo può essere svolto come intervista agli autori o come libera interpretazione del prodotto
Componimento scritto
Un tema per raccontare il percorso svolto, mettendo in evidenza gli ostacoli incontrati e le soluzioni trovate, e anche per esplorare ciò che si sarebbe potuto fare diversamente.
Ascolti incrociati
La riflessione può emergere dal confronto con il lavoro dei compagni. A ogni partecipante viene assegnato il prodotto di un gruppo di compagni, e gli viene chiesto di raccontarne, in forma scritta, la genesi: da dove è nata l’idea? Come è stata messa in scena? Quali competenze dell’autore hanno reso possibile la creazione di quest’opera? Che impatto ha sul pubblico? Questo può essere svolto come intervista agli autori o come libera interpretazione del prodotto
Confrontati con una possibile applicazione in classe: podcast alla scuola elementare
Da settembre fino alla fine di marzo ho svolto il progetto di Tesi Bachelor presso il DFA/ASP in una terza SE. La tesi mirava a indagare se un progetto sui podcast potesse favorire l’autoefficacia e la motivazione verso la scrittura e la lettura.
Abbiamo trattato il tema della comunicazione e scoperto le peculiarità dei podcast. In seguito, abbiamo trasformato uno sgabuzzino a fianco dell’aula di classe in un piccolo studio radiofonico (semplicemente con un computer e un microfono USB, e con le pareti insonorizzate con materiali di recupero), affinché potessimo registrare i podcast. I podcast sono stati caricati su YouTube, affinché potessero essere ascoltati da tutti i bambini, anche al di fuori dell’istituto scolastico. I bambini hanno anche scelto un nome e un logo per la loro radio, che è così diventata Radio Topolini. Hanno anche scelto di travestirsi da topolini giornalisti per carnevale!
L’idea di questo progetto nasce dalla mia passione per la radio e dalla mia esperienza lavorativa pregressa nell’ambito della comunicazione, così come dalla voglia di sperimentare nuove tecnologie in classe. Ecco alcuni podcast realizzati: una breve presentazione dei bambini; podcast inerenti alle scoperte effettuate in classe; curiosità su dei temi scientifici. I bambini si sono preparati attraverso un lavoro di ricerca sul web e sui libri, occupandosi della stesura del testo, e si sono allenati a leggere la propria parte in maniera espressiva e con un tono di voce adeguato. Abbiamo svolto dei momenti laboratoriali di lettura e delle attività per lavorare sull’espressività. Gli allievi, dopo un’istruzione iniziale sull’uso del PC e del programma di montaggio Audacity, hanno editato le proprie registrazioni. Gli ultimi podcast li abbiamo registrati presso gli studi WeTube della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI).
A settembre, a dicembre e a marzo si sono tenuti dei momenti di valutazione, i bambini hanno scritto dei testi e hanno letto delle pagine di un libro. Sono stati valutati secondo degli indicatori e si sono anche autovalutati sulle proprie abilità di scrittura e di lettura e sul piacere di scrivere e leggere. Grazie ai dati raccolti, si è potuto notare un miglioramento medio nelle abilità di scrittura e di lettura, come anche sulla loro autoefficacia e motivazione verso la lettura e la scrittura. Inizialmente, molti bambini non apprezzavano leggere, soprattutto davanti a un pubblico, sentendosi fragili e non credendo in sé stessi. Col tempo, attraverso un lavoro laboratoriale e di sperimentazione, hanno incrementato le proprie competenze di lettura e di scrittura, ricevendo riscontri positivi dall’esterno e acquisendo sempre più fiducia. Il piacere per la scrittura, ma soprattutto per la lettura davanti a un microfono, è quindi aumentato e hanno cercato di migliorarsi sempre di più.
Le competenze trasversali della collaborazione e di tecnologia e media sono state anche interessate. I bambini inizialmente non sapevano accendere il PC, mentre alla fine dell’itinerario erano in grado di scrivere su Word, cercare sul web e usare Audacity. La collaborazione è stata determinante, visto che gli allievi hanno lavorato sempre in gruppo, suddividendo gli aspetti da ricercare o le parti da leggere e allenandosi nell’alternarsi nel parlato. I bambini competenti aiutavano quelli più fragili, consapevoli che per un buon prodotto era necessario il contributo di tutti. Il progetto dei podcast ha permesso ai bambini, compresi quelli che hanno ascoltato i podcast degli altri, di aumentare il proprio spirito critico, accettare i feedback esterni e imparare in maniera ludica nuovi concetti, soprattutto inerenti le discipline di Ambiente. Inoltre, attraverso questo progetto abbiamo lavorato anche sulla materia di musica e di educazione fisica, attraverso l’ideazione della sigla e dei gesti, effettuando anche attività di espressività in movimento.
Consulta la tesi integrale SUPSI di Francesco Spanò: Podcast in classe: uno strumento per favorire l’autoefficacia e la motivazione degli allievi nella lettura e nella scrittura.
Confrontati con una applicazione in classe: Podcast di storia alla scuola media
Per l’insegnamento della Storia in una classe terza di scuola media ho introdotto i podcast come strumento didattico lungo tutto l’anno scolastico. L’ipotesi di lavoro che ho considerato è che l’uso dei podcast può innovare e arricchire l’insegnamento della Storia non solo strettamente come strumento efficace per la didattica disciplinare, ma anche come mezzo per favorire l’inclusione di allievi con difficoltà specifiche legate alla scrittura o alla lettura.
Ho utilizzato diverse modalità di lavoro con i podcast per la didattica in classe, in particolare:
Podcast prodotti dal docente, che possono essere:
a. podcast di approfondimento sui contenuti disciplinari, i cosiddetti case study,
b. podcast di sintesi sui contenuti delle unità didattiche o dei percorsi, che possono tra l’altro essere consegnati anticipatamente rispetto alla lezione.
Podcast realizzati dagli allievi nella prospettiva del compito autentico, ad esempio come prodotto finale di una ricerca eseguita in classe.
Ho quindi realizzato, a partire da novembre, un podcast che ho intitolato “Onda storica”, di dodici episodi:
ognuno ha come oggetto i contenuti disciplinari affrontati in classe, secondo la progressione della programmazione prevista per la disciplina Storia nel terzo anno (dall’età moderna all’Ottocento).
Tradizionalmente utile alla narrazione storica, il podcast è perfettamente adattabile alle esigenze della programmazione disciplinare quando viene realizzato direttamente dal docente. Tra le caratteristiche positive nell’implementazione dei podcast nella didattica della Storia si ritrovano quindi in primo luogo l’accessibilità e la flessibilità. Esse permettono agli studenti di accedere ai contenuti didattici in qualsiasi momento e luogo nella prospettiva del flipped learning, agevolando, tra l’altro, l’accesso ai contenuti da parte di chi predilige il canale uditivo. Quando viene realizzato dagli allievi, il podcast promuove alcune
competenze trasversali, come la collaborazione, le tecnologie e media, lo sviluppo personale. Prediligendo un approccio di co-costruzione del sapere disciplinare, si incentivano gli allievi alla riflessione sul proprio funzionamento cognitivo oltre che sulle strategie di apprendimento.
Questa sperimentazione è stata seguita da un lavoro di ricerca, svolto seguendo un metodo misto, basato su dati quantitativi e qualitativi. I primi hanno riguardato l’analisi dei risultati sommativi ottenuti dagli allievi in tre prove, sostenute prima e dopo l’avvio della sperimentazione con i podcast in classe. I dati qualitativi sono stati estrapolati sulla base di questionari e interviste cui sono stati sottoposti gli allievi, che hanno evidenziato come il podcast (del docente, ma anche quello realizzato dagli stessi allievi) sia uno strumento utile allo sviluppo di competenze per la Storia, che agevola l’apprendimento di allievi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e che ha effetti positivi anche sulla motivazione verso lo studio della disciplina.