I media sono presenti a tutte le età. Li usiamo nella nostra vita quotidiana per soddisfare interessi e bisogni diversi. Per esempio, possiamo informarci con l’aiuto di una relazione, ottenere una spiegazione da un video educativo, essere ispirati a provare qualcosa di nuovo o organizzare la nostra variegata vita quotidiana. Il motivo per cui le persone usano i media può avere ragioni ed effetti diversi:
- Strutturare la vita quotidiana
- Aspetti/bisogni emotivi e sociali
- Affrontare compiti di sviluppo
Trascrizione
Strutturare la vita quotidiana:
- In alcuni casi, l’uso dei media serve anche a strutturare la vita quotidiana con abitudini e rituali familiari – in modi sia belli che problematici.
Aspetti emotivi e sociali:
- I media vengono utilizzati in misura molto marcata anche per influenzare il proprio stato d’animo (la cosiddetta gestione dell’umore). Questo include, ad esempio, l’ascolto della musica.
- Anche gli aspetti emotivi, come il bisogno di appartenenza e di familiarità, giocano un ruolo nell’uso dei media. Ad esempio, possiamo rivivere ricordi piacevoli guardando le foto sul cellulare…
- … o sentirci vicini ai nostri amici e parenti via chat. Noi – e in particolare i bambini e i giovani – usiamo spesso i media per sentirci socialmente integrati.
- Da un lato, i media possono servire come strumento per stabilire contatti e mantenere relazioni, dall’altro, possono essere utilizzati per creare esperienze condivise e occasioni di dialogo…
- … Ad esempio: guardare insieme la soap preferita o il calcio, parlare al parco giochi di ciò che si è visto o delle ultime partite, ecc.
- L’attenzione è rivolta soprattutto all’aspetto sociale: il senso di appartenenza a un gruppo e la possibilità di dire la propria.
Padroneggiare i compiti di sviluppo:
- I media possono anche aiutarci ad affrontare i compiti di sviluppo. In ogni fase della vita, ci sono diversi problemi che ci riguardano e alcune sfide che dobbiamo superare.
- Che si tratti di orientarsi in un nuovo istituto quando si inizia la scuola e di trovare il proprio posto nel gruppo, di diventare più indipendenti o di affrontare i cambiamenti del proprio corpo, ecc.
- In questo caso, i media con i loro personaggi e le loro storie possono offrire superfici di orientamento e di proiezione, mostrare prospettive alternative e fornire opzioni di azione.
- In questo caso, i media fungono principalmente da simboli o da supporto che possono essere utilizzati per affrontare i propri problemi di sviluppo.
- Anche le questioni relative allo sviluppo dell’identità possono essere affrontate, ad esempio confrontandosi con gli eroi dei media. Possono fornire un utile incoraggiamento,
- Allo stesso tempo, però, i confronti con la propria vita (attrattiva fisica e “sensualità” o popolarità) possono rafforzare i sentimenti di “inadeguatezza” o confermare le concezioni di ruolo stereotipate.
Compito
Quali caratteristiche assegnereste alle seguenti figure mediatiche?
- Prendinota di almeno tre caratteristiche per ogni figura mediatica.
- In una seconda fase, pensa a quali influenze positive queste caratteristiche possono avere sullo sviluppo di un bambino.
- Clicca “Turn” per girare la carta.
Temi che guidano il comportamento
Il pedagogista tedesco Ben Bachmair ha scoperto che i bambini in particolare usano i media per affrontare i cosiddetti “temi che guidano l’azione”. Utilizzano i contenuti (simboli) dei media per affrontare questioni individuali sulla vita.
Ad esempio, un personaggio dei media può diventare il preferito dei bambini perché la sua storia ruota attorno a temi ed esperienze che anche i bambini affrontano (ad esempio, i rapporti di potere tra adulti e bambini, il diventare indipendenti, ecc.). Oppure, un supereroe può dare a un bambino una sensazione di fiducia in una situazione di vita difficile. I bambini, in particolare, cercano le loro domande e i loro argomenti nelle offerte dei media, individuano i singoli elementi e li incorporano individualmente nel loro coping di vita.
In qualità di insegnanti, è quindi importante dare ai bambini lo spazio per parlare delle loro esperienze mediatiche, per incorporarle nel loro gioco o lavoro creativo o per esprimersi con l’aiuto dei media. Se, come insegnante, osservate attentamente ciò che i bambini e i ragazzi dicono sulle loro esperienze mediatiche (che si tratti di film, libri, influencer o anche offerte mediatiche apparentemente trash), imparerete anche molto su ciò che li preoccupa personalmente, su quali sono le loro domande sulla vita, su dove hanno trovato ottime strade per se stessi o su quale sia il momento in cui potete aiutarli a categorizzare ed elaborare determinate esperienze mediatiche.