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Realtà virtuale nella formazione sanitaria

Le professioni sanitarie richiedono pratica. Ma come è possibile esercitarsi senza correre rischi? La realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) creano spazi di apprendimento sicuri in cui è possibile sperimentare azioni, comunicazione ed empatia. Inoltre, la VR e l’AR aprono nuove prospettive e collegano la teoria alla pratica.

Realtà virtuale nella formazione sanitaria
Immagine: Adobe Stock

In breve da ascoltare

Le professioni sanitarie necessitano di opportunità per esercitarsi

Prendersi cura significa agire nel modo giusto al momento giusto. Non basta solo avere la giusta manualità, spesso è importante anche dire la parola giusta al momento giusto. Per riuscirci, occorre prepararsi e fare pratica prima di passare alla teoria. Nei corsi di formazione sulle competenze si esercitano le procedure e si riflette su di esse. Gli spazi di apprendimento virtuali ampliano questi corsi di formazione: consentono di esercitarsi in sicurezza, commettere errori e imparare da essi.

Apprendimento tra pari attraverso la realtà aumentata

La realtà aumentata (AR) combina elementi reali e virtuali. Gli studenti vedono un ambiente reale e allo stesso tempo delle immagini digitali sovrapposte. In questo modo è possibile comprendere passo dopo passo gli esami medici e le loro correlazioni.

Alla Careum Hochschule für Gesundheit, nel modulo «Clinical Assessment» viene utilizzata l’applicazione CareTrain (1). Con un HoloLens (AR) viene proiettato un cuore virtuale sul torace degli studenti. Mentre ascoltano il battito cardiaco con lo stetoscopio, vedono nella rappresentazione AR come si muove il cuore e come scorre il sangue. Nell’app è possibile impostare diversi quadri clinici. In questo modo è possibile sia ascoltare che vedere le disfunzioni nel cuore aperto.

La realtà aumentata rende visibile l’invisibile e collega l’udito, la vista e la comprensione.

Questa combinazione di informazioni uditive e visive crea una nuova comprensione: gli studenti riconoscono cosa si nasconde dietro un suono e discutono insieme le loro osservazioni. L’AR promuove così la conoscenza, lo scambio e l’apprendimento di gruppo.

Guardare attraverso gli occhiali AR con CareTrain

Guardare attraverso gli occhiali AR con CareTrain

Simulazioni VR per le procedure di cura

La realtà virtuale (VR) crea spazi di apprendimento completamente digitali. Con gli occhiali VR, gli studenti si immergono in situazioni di cura realistiche. Si muovono attraverso camere di degenza virtuali, parlano con i pazienti, interagiscono con le apparecchiature, imparano le procedure operative e prendono decisioni che influenzano il decorso successivo.

Nelle lezioni della scuola professionale superiore HF, Careum utilizza l’applicazione UbiSim (2). In formazione si simula, ad esempio, il processo di una trasfusione di sangue. Durante il trattamento, la paziente lamenta improvvisamente dei disturbi. Gli studenti devono reagire correttamente, riconoscere i sintomi e adottare le misure e ci correttivi necessari.

Questi scenari possono essere ripetuti e adattati tutte le volte che si desidera. Ciò consente di esercitarsi in modo sicuro su procedure concrete e di interiorizzare le routine. Dopo la simulazione segue un debriefing strutturato, in cui gli studenti riflettono insieme sulle loro azioni.

La VR permette di vivere situazioni critiche in maniera reale e di gestirle progessivamente.

Screenshot da UBISIM

Screenshot da UBISIM

La simulazione di procedure aggiunge una nuova dimensione all’apprendimento rispetto alla classica formazione sulle competenze. Combina l’azione pratica con un feedback immediato, promuovendo così la sicurezza nell’agire e il lavoro di squadra nella routine quotidiana dell’assistenza infermieristica.

Formazione sulla comunicazione AI in VR e browser

Per i corsi di formazione sulla comunicazione viene utilizzata l’applicazione 3spin Learning (3). Essa amplia le possibilità dei corsi di formazione virtuali e consente di esercitarsi in situazioni di conversazione con il supporto dell’intelligenza artificiale.

Screenshot da 3Spin

Screenshot da 3Spin

Sebbene questa formazione sia possibile anche con occhiali VR, spesso viene svolta nel browser. Durante la preparazione dei loro moduli all’università, gli studenti imparano diversi metodi di comunicazione, come la comunicazione non violenta secondo Rosenberg (4), il colloquio motivazionale o le strategie per comunicare cattive notizie. Nell’applicazione 3spin è possibile creare situazioni di conversazione realistiche e esercitarsi in modo realistico, indipendentemente dal tempo e dal luogo.

L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale creano spazi nuovi e accessibili per la comunicazione e il feedback.

Attraverso il browser, gli studenti accedono a un ambiente virtuale in 3D e conversano in linguaggio naturale tramite il microfono. L’intelligenza artificiale reagisce in tempo reale e assume il ruolo dell’interlocutore. In questo modo è possibile simulare situazioni tutte le volte che si desidera e fare pratica in tutta sicurezza senza bisogno di attori.

Un coach AI integrato analizza poi lo svolgimento della conversazione e fornisce un feedback personalizzato. In questo modo è possibile allenare le competenze comunicative in modo pratico e riflettere immediatamente sul proprio comportamento. Durante la lezione segue un’analisi più approfondita e un confronto con situazioni reali.

Imparare attraverso l’immersione totale

Le esperienze finora raccolte dimostrano che gli ambienti di apprendimento virtuali suscitano grande interesse tra gli studenti. Essi motivano e stimolano l’apprendimento attivo. La loro integrazione nell’insegnamento richiede una pianificazione supplementare e una preparazione tecnica e didattica, ma offre in cambio preziosi impulsi per l’ulteriore sviluppo della formazione. Lo sviluppo ha successo se si ha il coraggio di sperimentare e di imparare dalle esperienze.

La realtà virtuale in uso presso Careum

La realtà virtuale in uso presso Careum

Molto attivi in questo sviluppo sono il Centro di formazione per la salute e il sociale (BGS) di Coira e la Scuola professionale per la salute e il sociale (BFGS) di Aarau, con cui Careum intrattiene un intenso scambio. Questo sviluppo riscuote successo anche al di fuori del settore dell’assistenza. Organizzazioni come Schutz & Rettung Zürich utilizzano simulazioni per addestrare il personale in modo realistico. Tali applicazioni combinano conoscenza, azione ed empatia in modo innovativo.

La realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e l’intelligenza artificiale (AI) creano nuovi spazi di apprendimento. Rendono tangibile la teoria, promuovono la sicurezza e aprono prospettive che sarebbero difficilmente realizzabili nell’insegnamento tradizionale. Il settore sanitario si trova quindi all’inizio di un’evoluzione entusiasmante: l’apprendimento diventa immersivo, interattivo e personalizzato.

Autore: Dave Schneider & Reto Schürch, Careum Stiftung, Abteilung Strategie und Innovation, Zürich

21.11.25

Approfondimento

  1. CareTrain Applicazione di realtà aumentata per l’auscultazione cardiaca nel modulo Clinical Assessment. Visualizza il movimento cardiaco, il flusso sanguigno e l’anatomia in tempo reale e combina l’apprendimento uditivo e visivo.
  2. Piattaforma di realtà virtuale UbiSim per simulazioni di cura. Consente di esercitarsi in modo sicuro nelle procedure cliniche, come le trasfusioni di sangue, e favorisce la riflessione all’interno del team.
  3. Spin Learning Formazione alla comunicazione basata sull’intelligenza artificiale in realtà virtuale e browser. Gli studenti conversano con agenti di intelligenza artificiale in un ambiente virtuale e ricevono feedback da un coach di intelligenza artificiale integrato.
  4. Marshall Rosenberg. Comunicazione non violenta. (in tedesco)

Vedi anche l’articolo LernTechTrend «Mondi virtuali per l’apprendimento»

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