Devi scrivere un breve rapporto scritto per un esame SUPSI sulla “teoria keynesiana“.
Analizza le seguenti fonti sul tema prima di metterle nella tua bibliografia, rifletti se sono fonti primarie o secondarie o affidabili o meno affidabili:
Rilfetti poi confrantati con le nostre considerazioni:
- The General Theory of Employment, Interest, and Money di John Maynard Keynes
- Economia keynesiana – Wikipedia
- Articoli e discorsi di Keynes
- La rivoluzione keynesiana: riassunto | Studenti.it
- La scuola keynesiana in economia
- Treccani Keynes
- Università degli Studi di Padova – Tesi su Keynes
Le nostre considerazioni sul tema
Ecco un’analisi delle fonti elencate, classificate come primarie, secondarie, affidabili e meno affidabili.
Fonti primarie
- The General Theory of Employment, Interest, and Money di John Maynard Keynes → Testo fondamentale scritto direttamente da Keynes, che espone la sua teoria economica. Fonte primaria e altamente affidabile.
- Articoli e discorsi di Keynes → Documenti originali dell’economista, quindi anch’essi fonti primarie. La loro affidabilità dipende dalla fonte che li raccoglie e pubblica.
Fonti secondarie
- Economia keynesiana – Wikipedia → Fonte secondaria che riassume la teoria keynesiana. Wikipedia può essere utile per una panoramica generale, ma è sempre meglio verificare le fonti citate nell’articolo.
- La scuola keynesiana in economia → Analisi della teoria keynesiana e della sua evoluzione, quindi fonte secondaria. La sua affidabilità dipende dall’autore e dalla metodologia di ricerca.
- Treccani Keynes → Articolo enciclopedico che analizza la teoria keynesiana e il suo impatto. Fonte secondaria, ma molto affidabile perché proviene da una piattaforma accademica e autorevole.
- Università degli Studi di Padova – Tesi su Keynes → Documento accademico che approfondisce la teoria keynesiana. È una fonte secondaria, ma generalmente affidabile se basata su ricerche ben documentate.
Fonti meno affidabili
- La rivoluzione keynesiana: riassunto | Studenti.it → Un riassunto divulgativo. Meno affidabile rispetto a fonti accademiche perché spesso semplifica e non cita studi rigorosi.