L’ obiettivo del lavoro attivo sui media è quindi quello di sostenere gli alunni nello sviluppo delle competenze mediali attraverso un lavoro attivo e produttivo con i media e una riflessione accompagnata da un processo, in modo che possano muoversi con sicurezza e riflessione nel e con il mondo dei media e contribuire e partecipare con i propri contributi.
Di seguito sono illustrate cinque diverse opportunità di apprendimento:
- Opportunità di apprendimento di competenze mediali
- Opportunità di apprendimento sociale
- Opportunità di apprendimento di competenze trasversali
- Opportunità di apprendimento tematico
- Opportunità di apprendimento nel campo delle applicazioni digitali e delle conoscenze tecnologiche
Opportunità di apprendimento di competenze mediali

Quando gli studenti producono i propri contributi multimediali, si confrontano in modo specifico con le opzioni di progettazione e le funzionalità di base dei media. In questo modo, sperimentano attivamente che i contributi mediali sono qualcosa di “fatto” e che loro, come produttori, possono decidere da soli quale storia vogliono raccontare e come raccontarla.
Utilizzando diversi mezzi creativi come il suono, le angolazioni della telecamera, le sezioni di immagini o semplici trucchi cinematografici, i bambini e i ragazzi imparano come vengono scritti e strutturati i contributi e che esistono diversi strumenti del linguaggio mediatico che suggeriscono un effetto diverso a seconda di come vengono utilizzati.
In questo modo, scoprono che i contributi mediatici sono costruiti, che chi li produce ha una forte influenza sull’effetto che viene creato e che i contributi mediatici non riflettono mai oggettivamente la realtà. Ciò è particolarmente prezioso, ad esempio, per attirare l’attenzione su quanto sia semplice diffondere false informazioni.
Opportunità di apprendimento sociale

Nel migliore dei casi, il lavoro attivo sui media in classe è sempre un processo di gruppo. Lavorare a un progetto mediatico in piccoli gruppi richiede un alto grado di cooperazione da parte degli alunni. Il compito di lavorare insieme verso un obiettivo comune – la creazione di un contributo mediatico – pone una serie di sfide ai membri del gruppo: il gruppo deve concordare un’idea, le idee devono essere negoziate e poi le responsabilità e le competenze devono essere suddivise, tenendo conto degli interessi e delle capacità individuali, rispondendo gli uni agli altri e scendendo a compromessi.
- Chi si assume la responsabilità della sceneggiatura?
- Chi trova facile scrivere i dialoghi?
- Chi dirige le riprese?
- Come gestiamo le differenze di opinione e le frustrazioni?
- Come riusciamo a far usare a tutti l’attrezzatura tecnica?
Nel processo di lavoro attivo sui media, gli studenti del gruppo hanno l’opportunità di conoscersi in modo diverso e di scoprire nuove abilità in loro stessi e negli altri.
Opportunità di apprendimento di competenze trasversali

Nell’ambito di un lavoro attivo sui media, gli alunni possono scoprire e dimostrare competenze che non sono così visibili nella vita scolastica quotidiana.
Quest’area di competenze interdisciplinari è anche indicata separatamente nel curriculum. Nel processo di lavoro attivo sui media, è necessario padroneggiare un’ampia gamma di compiti e sfide. Dalla negoziazione delle idee iniziali al contributo mediatico finito, sono richieste e incoraggiate da tutti i partecipanti capacità organizzative, immaginazione e creatività, competenze tecniche e, soprattutto, spirito di squadra e pazienza. Inoltre, gli studenti possono sperimentarsi in nuovi ruoli, scoprire nuovi interessi e talenti e uscire dalla loro zona di comfort. Ciò offre numerose opportunità per sperimentare l’autoefficacia e l’assunzione di responsabilità.
Opportunità di apprendimento tematico

Produrre il proprio contributo mediatico non richiede solo competenze sociali, individuali e tecniche, ma ci sono anche numerosi punti di partenza per acquisire competenze specifiche per la materia. Ad esempio, gli studenti affrontano in modo specifico la questione di come – a seconda del genere – si struttura una “buona” storia, quali mezzi drammaturgici sono necessari e utili e come la forma di contributo scelta (radiodramma, cortometraggio, video esplicativo, giornalino scolastico, ecc.) debba essere preparata al meglio tenendo conto di uno specifico gruppo target. Per poter raccontare una storia legata a un tema, è essenziale analizzare il contenuto della rispettiva area tematica.
Il lavoro attivo sui e con i media si basa quindi sempre su un esame intensivo di diversi temi e questioni, che offre anche opportunità promettenti e stimolanti per la discussione e il dibattito nel gruppo e nella classe. Soprattutto quando il risultato finale è un prodotto mediatico per un gruppo più ampio.
- Cosa sappiamo e pensiamo dell’argomento?
- Quale obiettivo vogliamo raggiungere?
- Che cosa è importante per noi?
- Ad esempio, come potrebbe essere un cortometraggio sul tema dell’amicizia?
- Come possiamo scrivere un testo che sia adatto a un radiodramma, cioè all’ascolto?
- Come possiamo presentare il tema del “riciclaggio” in modo semplice e comprensibile in un video esplicativo?
- Dove e come possiamo ricercare le conoscenze di base necessarie?
Il lavoro attivo sui e con i media si basa quindi sempre su un esame intensivo di diversi temi e questioni, che offre anche opportunità promettenti e stimolanti per la discussione e il dibattito nel gruppo e nella classe. Soprattutto quando il risultato finale è un prodotto mediatico per un gruppo più ampio.
Opportunità di apprendimento nel campo delle applicazioni digitali e della conoscenza della tecnologia

Anche se il lavoro mediatico attivo in classe può svolgersi senza grandi attrezzature tecniche, comporta inevitabilmente l’uso di dispositivi (analogici o digitali) per realizzare ed elaborare i progetti e i contenuti previsti.
Nell’ambito del lavoro attivo sui media, gli studenti possono imparare a utilizzare in modo sicuro e appropriato i dispositivi e le applicazioni digitali (ad es., macchina fotografica, programma di editing). Ciò significa che il lavoro con i media attivi può essere specificamente collegato alle competenze applicative di base del curriculum del modulo sui media e sull’informatica.
Tuttavia, l’obiettivo non è solo quello di acquisire le tipiche competenze applicative dei dispositivi o dei sistemi, ma anche di affrontare i principi di base, le modalità di funzionamento e le interazioni delle varie tecnologie, di comprenderle e di trasferirle in altri contesti. Inoltre, attraverso il lavoro attivo sui media, gli studenti imparano che possono usare i media (compresi i propri) in una varietà di modi come strumenti di lavoro e mezzi di progettazione.